



DEPOSIZIONE
di Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO
Ho sfidato la tramontana di Venerdi(9ore) e il libeccio di Sabato(12 ore) in due performance molto dure,grazie all'aiuto del babbo,L'Arch.Giovanni Paradiso,che non solo mi ha assistito al disegno ma mi ha pure salvato la vita portandomi cibo e bevande calde e un giubbotto pesante all'imbrunire del primo giorno.Per la prima volta dopo cinque anni ho utilizzato la quadrettatura e devo dire che mi ha molto aiutato,vista la complessita del lavoro.Sono consapevole dei numerosi punti deboli di questo pezzo,anche se lo ritengo il migliore mai eseguito;Puoi drogarti con il synflex forte per il mal di schiena,ci puoi mettere tutta la passione e l'esperienza che hai , ma dopo sei ore contro il vento incessante la stanchezza prevale e la qualità ne soffre,e non ci sono(come e il caso di dire) santi e madonne,IL PEZZO NON SARA' PERFETTO.
In molti mi dicono che sia un peccato sbattersi tanto per qualcosa che viene spazzato via dalla prima pioggia.
Non sono daccordo perchè trovo proprio nella transitorietà di questi lavori il loro significato più profondo.Per due giorni mi sono inchinato,nel vero senso della parola,al genio del Merisi e ne ho tratto un altra dura,indimenticabile lezione.Non mi criticate se non porto a casa gli appunti,pallido riflesso dell'originale.
QUESTA VOLTA HO CAPITO QUANTO VALGO.CI RIVEDIAMO IN STRADA.