SONO 4 LE MANI, LE NOSTRE, CHE STROFINANO I GESSETTI, NE SPALMANO LE POLVERI FINO A COPRIRE DEL RUVIDO ASFALTO OGNI PORO; TANTI GLI OCCHI CHE OSSERVANO, CERCANO, SI ACCENDONO. UN SOLO COLPO DI VENTO, INFINE, BASTA PERCHÉ TUTTO SVANISCA E ALTROVE RICOMPAIA…

4 hands caressing the asphalt to make of the rough pavement a smouth DREAM ,surrouded by houndreds of eyes..
with a puff of the wind all goes,to rejoice somewhere else,one day!


sabato 29 dicembre 2007

natale2007:La fuga(dalla pioggia)in egitto




Ecco le prime foto del lavoro svolto il22 e 23 dicembre.
Prossimamente le immagini del dipinto intero

giovedì 20 dicembre 2007

natale2006:fuga in egitto di Caravaggio.appuntamento al 22 dicembre con F.Barocci,Uno degli inventori del Barocco in pittura(1535-1612)


scongelato madonnaro barese

eccomi di ritorno dal regno del gelo.ci sono volute sei massaggiatrici thailandesi e un cane s.bernardo per rimettermi in sesto ed ora sono di nuovo pronto a scendere in strada x il pezzo della vigilia...
al momento siamo ancora indecisi sul soggetto da immortalare sul beneamato suolo di via sparano:l'onere e l'onore ricadrà probabilmente su Federico Barocci e la sua magnifica natività detta madonna del popolo,conservata agli Uffizi di Firenze.
Dopo questi tre giorni di influenza sarà dura ma speriamo nella clemenza del tempo.La discopatia alla schiena e la tosse catartica calano un ombra sul fulgore divino della Vergine,che già vedo stampata a mestiere sul basalto gelido della via...
teniamo duro. aspettando il 12 che mi porta in centro chiamo a raccolta le immagini mitiche della mia stirpe,gli avi contadini di Santeramo,che con braccia instancabili spietrarono la murgia per coprirla di grano o penso al nonno Silvio Buonanima che andava a Campobasso in bicicletta con suo fratello andata e ritorno in giornata,insomma cerco di farmi coraggio.
Del resto sappiamo che ne vale la pena.NON YE NATA'AL ,C' NON STON L'MADONNàR! CI VEDIAMO IN STRADA SABATO 22 DICEMBRE 2007... parà

domenica 16 dicembre 2007

""edizione SPECIALE""


trovato a Bari, all'angolo tra Via Calefati e Via Sparano, un madonnaro completamente congelato! Attualmente è conservato nel sottoscala dell'interno 12 di Via Michele Cifarelli. Il suo nome pare sia PaRà, chiunque lo conosca è pregato di venirlo a ritirare. (citofonare all'Amministratore, Cav. Fracchiolla)

venerdì 14 dicembre 2007

All'inverno è vento netto che tira


Dal portonuovo sale
sordo il clang-clang
ma d'alberi e cavi.

E' finto il pascolo
di chi oscilla solo.

martedì 11 dicembre 2007

...nelle prime ore di domenica, poi, la pioggia ha lavato via ogni cosa.


In questo fine settimana, il secondo di dicembre, abbiamo dipinto, sempre in Via Sparano a Bari, l'Assunzione della Vergine di Tiziano. Abbiamo potuto lavorare, però, solo nel giorno di sabato poichè la domenica ha piovuto quasi ininterrottamente. In un solo giorno siamo riusciti comunque a realizzare un'opera di grandi dimensioni ricca di figure e ben rifinita. Purtroppo, avendolo portato a termine in tarda serata, solo in pochi hanno potuto apprezzare il dipinto nella sua interezza.

venerdì 7 dicembre 2007

sogno e son desto (trattatello di filosofia SPICCIOla)


Andare a far madonne lo si inizia a fare solo se si ha realmente bisogno, di denaro in primo luogo, denaro "sonante" e da intascare subito (e, naturalmente, non si abbia confidenza con attività criminose). Parlavo, un po di tempo fa, con un amico che mi diceva di come avesse sempre ardentemente desiderato cimentarsi nella pittura di strada poichè era affascinato da questa forma di espressione e, probabilmente, dalla figura stessa del madonnaro. Ed io certo non voglio negare un tale fascino che ha conquistato anche me; anche oggi che pratico questo mestiere da qualche anno, se penso al madonnaro non penso alle dita nere, corrose e doloranti, alle cartacce, alle gomme da masticare o ai noccioli d'olive che ti ritrovi tra i piedi, al calore insopportabile dei corpi che ti attorniano e ti strisciano al fianco nelle sere bollenti d'estate; non penso a tutto questo ma ad una figura solitaria e assorta, che compone solo i frammenti di un sogno.
Tuttavia questo fascino non basta ad indurre un pittore a scendere in strada vestito di stracci, ad occupare un pezzo di spazio, a mettersi in gioco e a nudo dinanzi al giudizio altrui. Per iniziare devi avere anche bisogno e questo al mio amico mancava ed è per questo che, nonostante tutto, non farà mai, nemmeno per un giorno, il madonnaro.
Mentre dipingo, però, per fortuna, non sempre ci penso, al denaro, poichè sono assorto, in prevalenza, da problemi di carattere squisitamente tecnico o pratico, cerco di conferire la giusta espressione ad ogni personaggio e mentre la rappresento la vivo, me la sento stampata in volto.
Mentre dipingo quasi mai penso alla mia immagine ed a come appaio; sono altro da me, sono la figura ripescata da un antico mazzo di carte.

La gente, che si ferma a guardare o che esemplicemente passa, usa lasciare in terra uno spiccio; alcuni lo lasciano all'artista, altri per suo tramite al santo. Questo gesto (il lancio della moneta che spesso viene indirizzata direttamente in terra, sul tappeto di gesso, piuttosto che nel cestino) non è mai elemosina, corrisponde invece ad una offerta, è un atto spontaneo, vero e perciò oramai inconsueto. Con uno spiccio, per quanto pesante possa essere, non si compra nulla, non si chiede nulla. Lo spiccio spesso cade alle spalle del madonnaro e non causa reazioni, talvolta nemmeno uno scambio di sguardi. Il suo essere offerto manifesta invece il piacere, il favore e il desiderio che il personaggio torni ancora e con lui, ancora, abbia luogo la rappresentazione di cui è parte.
Il lancio della moneta è un gesto rituale che chiede alla bellezza di rinnovarsi e non abbandonarci.
Le persone in questo modo non solo permettono al "madonnaro", come ente generico e non specifico, di esistere, ma si prendono, anche, cura di sè nonchè della società e della cultura a cui sentono di appartenere. Non è un caso, infatti, che i genitori, oggi, sempre più spesso, non trovino le parole per spiegare la detta offerta ai propri figli.

domenica 2 dicembre 2007

NON IE' NATAL, CI NON STON L'MADONNAR...



un sole primaverile ha baciato questa prima domenica di dicembre e noi ci siamo visti costretti a scendere in strada per aprire un mese di grandi pitture. inauguriamo con una Madonna del Carmine di Giambattista Tiepolo che, al solito, reinterpretiamo alla nostra maniera.