
sabato 29 dicembre 2007
giovedì 20 dicembre 2007
scongelato madonnaro barese
eccomi di ritorno dal regno del gelo.ci sono volute sei massaggiatrici thailandesi e un cane s.bernardo per rimettermi in sesto ed ora sono di nuovo pronto a scendere in strada x il pezzo della vigilia...
al momento siamo ancora indecisi sul soggetto da immortalare sul beneamato suolo di via sparano:l'onere e l'onore ricadrà probabilmente su Federico Barocci e la sua magnifica natività detta madonna del popolo,conservata agli Uffizi di Firenze.
Dopo questi tre giorni di influenza sarà dura ma speriamo nella clemenza del tempo.La discopatia alla schiena e la tosse catartica calano un ombra sul fulgore divino della Vergine,che già vedo stampata a mestiere sul basalto gelido della via...
teniamo duro. aspettando il 12 che mi porta in centro chiamo a raccolta le immagini mitiche della mia stirpe,gli avi contadini di Santeramo,che con braccia instancabili spietrarono la murgia per coprirla di grano o penso al nonno Silvio Buonanima che andava a Campobasso in bicicletta con suo fratello andata e ritorno in giornata,insomma cerco di farmi coraggio.
Del resto sappiamo che ne vale la pena.NON YE NATA'AL ,C' NON STON L'MADONNàR! CI VEDIAMO IN STRADA SABATO 22 DICEMBRE 2007... parà
al momento siamo ancora indecisi sul soggetto da immortalare sul beneamato suolo di via sparano:l'onere e l'onore ricadrà probabilmente su Federico Barocci e la sua magnifica natività detta madonna del popolo,conservata agli Uffizi di Firenze.
Dopo questi tre giorni di influenza sarà dura ma speriamo nella clemenza del tempo.La discopatia alla schiena e la tosse catartica calano un ombra sul fulgore divino della Vergine,che già vedo stampata a mestiere sul basalto gelido della via...
teniamo duro. aspettando il 12 che mi porta in centro chiamo a raccolta le immagini mitiche della mia stirpe,gli avi contadini di Santeramo,che con braccia instancabili spietrarono la murgia per coprirla di grano o penso al nonno Silvio Buonanima che andava a Campobasso in bicicletta con suo fratello andata e ritorno in giornata,insomma cerco di farmi coraggio.
Del resto sappiamo che ne vale la pena.NON YE NATA'AL ,C' NON STON L'MADONNàR! CI VEDIAMO IN STRADA SABATO 22 DICEMBRE 2007... parà
domenica 16 dicembre 2007
""edizione SPECIALE""

trovato a Bari, all'angolo tra Via Calefati e Via Sparano, un madonnaro completamente congelato! Attualmente è conservato nel sottoscala dell'interno 12 di Via Michele Cifarelli. Il suo nome pare sia PaRà, chiunque lo conosca è pregato di venirlo a ritirare. (citofonare all'Amministratore, Cav. Fracchiolla)
venerdì 14 dicembre 2007
martedì 11 dicembre 2007
...nelle prime ore di domenica, poi, la pioggia ha lavato via ogni cosa.
In questo fine settimana, il secondo di dicembre, abbiamo dipinto, sempre in Via Sparano a Bari, l'Assunzione della Vergine di Tiziano. Abbiamo potuto lavorare, però, solo nel giorno di sabato poichè la domenica ha piovuto quasi ininterrottamente. In un solo giorno siamo riusciti comunque a realizzare un'opera di grandi dimensioni ricca di figure e ben rifinita. Purtroppo, avendolo portato a termine in tarda serata, solo in pochi hanno potuto apprezzare il dipinto nella sua interezza.


venerdì 7 dicembre 2007
sogno e son desto (trattatello di filosofia SPICCIOla)
Tuttavia questo fascino non basta ad indurre un pittore a scendere in strada vestito di stracci, ad occupare un pezzo di spazio, a mettersi in gioco e a nudo dinanzi al giudizio altrui. Per iniziare devi avere anche bisogno e questo al mio amico mancava ed è per questo che, nonostante tutto, non farà mai, nemmeno per un giorno, il madonnaro.
Mentre dipingo, però, per fortuna, non sempre ci penso, al denaro, poichè sono assorto, in prevalenza, da problemi di carattere squisitamente tecnico o pratico, cerco di conferire la giusta espressione ad ogni personaggio e mentre la rappresento la vivo, me la sento stampata in volto.
Mentre dipingo quasi mai penso alla mia immagine ed a come appaio; sono altro da me, sono la figura ripescata da un antico mazzo di carte.
Mentre dipingo, però, per fortuna, non sempre ci penso, al denaro, poichè sono assorto, in prevalenza, da problemi di carattere squisitamente tecnico o pratico, cerco di conferire la giusta espressione ad ogni personaggio e mentre la rappresento la vivo, me la sento stampata in volto.
Mentre dipingo quasi mai penso alla mia immagine ed a come appaio; sono altro da me, sono la figura ripescata da un antico mazzo di carte.

La gente, che si ferma a guardare o che esemplicemente passa, usa lasciare in terra uno spiccio; alcuni lo lasciano all'artista, altri per suo tramite al santo. Questo gesto (il lancio della moneta che spesso viene indirizzata direttamente in terra, sul tappeto di gesso, piuttosto che nel cestino) non è mai elemosina, corrisponde invece ad una offerta, è un atto spontaneo, vero e perciò oramai inconsueto. Con uno spiccio, per quanto pesante possa essere, non si compra nulla, non si chiede nulla. Lo spiccio spesso cade alle spalle del madonnaro e non causa reazioni, talvolta nemmeno uno scambio di sguardi. Il suo essere offerto manifesta invece il piacere, il favore e il desiderio che il personaggio torni ancora e con lui, ancora, abbia luogo la rappresentazione di cui è parte.
Il lancio della moneta è un gesto rituale che chiede alla bellezza di rinnovarsi e non abbandonarci.
Il lancio della moneta è un gesto rituale che chiede alla bellezza di rinnovarsi e non abbandonarci.
Le persone in questo modo non solo permettono al "madonnaro", come ente generico e non specifico, di esistere, ma si prendono, anche, cura di sè nonchè della società e della cultura a cui sentono di appartenere. Non è un caso, infatti, che i genitori, oggi, sempre più spesso, non trovino le parole per spiegare la detta offerta ai propri figli.
Etichette:
madonnari's life,
vita da madonnari
domenica 2 dicembre 2007
NON IE' NATAL, CI NON STON L'MADONNAR...
Iscriviti a:
Post (Atom)